Che cos’è per te l’oratorio?
M. L’oratorio
per me è la seconda casa; è il luogo dove sono cresciuto come persona grazie
alla guida degli educatori, di Don Enrico e ai suoi ideali, che mi hanno fatto diventare
quello che sono.
L. Considero
l’oratorio un luogo prezioso, come una seconda casa se non addirittura la
prima. E’ un luogo bellissimo in cui credo perché ci sono cresciuta e tuttora
vengo. Questo oratorio per me è il più
bello perché ha uno stile proprio, quello dello scambio di idee: tutti
nonostante i propri limiti possono parlare.
A questo oratorio voglio molto bene e credo che non si possa vivere in
un luogo senza oratorio.
Perché hai deciso di metterti a servizio
dell’oratorio?
M. Perché
è un luogo in cui credo e di cui condivido
la mentalità ed in particolare il suo stile. Motivazione
non meno importante sono gli affetti e i legami che col tempo si sono creati.
L. Vengo in
oratorio per diversi motivi: anzitutto ho diverso tempo da dedicargli, in
secondo luogo essendo cristiana credo
molto nel sevizio. Inoltre mi piace stare con i bambini perché ricevo molto da
loro , “dulcis” in fundo mi piacciono molto i gelati di cui il bar è fornito.
L’oratorio è un impegno grande. Vieni
sempre volentieri o a volte ti pesa?
M. Le
attività dell’oratorio non sono slegate dal resto della vita, per questo nei
momenti difficili non è semplice svolgere il lavoro al meglio: indipendentemente da ciò che succede fuori, in oratorio devo sempre mostrare il sorriso di fronte ai ragazzi; nonostante tutto riesco sempre a dare il 100%.
L. Per me non è affatto un peso
perché non considero l’oratorio come tale, bensì come una gioia ed un servizio.
Uno slogan per convincere qualcuno a venire
in oratorio.
M. In
oratorio viviamo la gioia delle relazioni belle.
L. Vieni in oratorio perché con Te … di più.
Belle queste interviste!
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